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Visualizzazione dei post da settembre, 2020

L'INUTILE BORIS

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Ho letto la meravigliosa risposta data dal nostro Sergione Mattarella a quel decerebrato di Boris, l'inglese. L'inutile britannico aveva affermato che la Gran Bretagna ama la liberta' vivendo i divieti peggio del resto del mondo, per questa ragione i contagi salgono. Peccato che la stessa liberta' la perfida Albione l'abbia negata ai popoli di mezzo pianeta per secoli. E' innegabile che il nostro paese sia messo molto ma molto meglio rispetto agli altri grandi paesi europei, sia dal punto di vista sia dei contagi che dei deceduti giornalieri. Pero' nulla e' piovuto dal cielo. Mentre quel genio di Macron permetteva, in piena pandemia, che i francesi andassero a votare, mentre le ramblas di Barcellona traboccavano di gente, mentre Boris vaticinava sull'immunita' di gregge noi si stava chiusi in casa allineati e coperti, tolto qualche idiota rispettavamo quanto il nostro governo ci diceva di fare. E' noto come io sia all'opposizione rispetto

ASPETTIAMO

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MMA E PALESTRE

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  Ho aspettato, come mio costume, che su questo tragico fatto cadesse un po' di polvere, per evitare di scrivere cose banali. Parlo di Willy e di quei pezzi di merda che gli hanno tolto la vita e che ora, vigliacchi fino in fondo, chiedono protezione perche' in carcere la gente come loro, se messa con altri detenuti, dura viva 2 ore. E' stata messa sotto accusa l'attivita' di MMA che praticavano i pezzi di merda, la palestra dove andavano e' stata chiusa, si sono scritte in mezzo a cose sacrosante anche una marea di cazzate. Gestisco palestre da 30 anni, vengo da un'arte marziale “ufficiale” come il Judo di alto livello; nazionale militare, campione piemontese ed altro. In queste antiche arti marziali l'educazione e le regole vanno pari passo con le nozioni tecniche, quando avevo 10 anni il mio Maestro mi disse che se mai avessi usato il Judo a scuola o con gli amici con quella palestra e con lui avevo chiuso. Da gestore di fitness club ho spesso avuto c

CESARE PAVESE

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  Il 27 agosto e' ricorso l'anniversario numero 70 della morte di Cesare Pavese. Si suicido' nel 1950, in un alberghetto di Torino con dei sonniferi, vicino alla stazione di Porta Nuova, era destino che la cosa capitasse vicino ad un luogo in cui la gente parte, anche lui avrebbe voluto partire ma un po' per la guerra, molto per altri motivi non ando' quasi mai da nessuna parte. Sotto il fascismo si fece un periodo di confino a Brancalone Calabro, dopo la guerra, sopratutto dopo il suo suicidio fu accusato di essere stato sempre troppo tiepido col regime, di non essersi mai schierato apertamente malgrado le sue mai nascoste simpatie Comuniste. Scrisse anche un libro se vogliamo politico; “Il Compagno” che francamente fu una delle sue opere non riuscite benissimo. Nel suo rimanzo La luna e' i falo' ma anche nel Mestiere di vivere si pose il problema dei morti repubblichini e questo gli provoco'  molte inimicizie nell'ambito letterario successivo al c

IL VOTO

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Lascio fuori da questo discorso la Valee, ci ho fatto il militare e so che dei partiti nazionali ai valdostani importa poco o nulla. Doveva, sencondo i sondaggi essere un 5-1 per il centrodestra con De Luca che vinceva di misura e' finita 3-3 ed ora si possono aprire molti scenari. Dispiace per le Marche, regione da sempre rossa ma dove il PD ne ha fatte piu' di Bertoldo in Francia, un po' di opposizione puo' fare solo bene. Dispiace per l'amata vicina Liguria ma Sansa era il classico candidato messo li per perdere in modo che la colpa non fosse ne del PD ne dei pentastellati. Il centrosinistra vince in Toscana e in Puglia e stravince in Campania. Dove il PD si presenta da solo vince, dove cerca un  intesa con cio' che resta del movimento 5 stelle perde, e' successo in Liguria era gia' successo in Umbria. Sia chiaro di sinistra in De Luca, Emiliano e Giani c'e' poco o nulla, Giani poi mi sembra un vecchio puttaniere fiorentino... Il centrodestra

FORZA E CORAGGIO

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SI RIPARTE

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Finalmente riparte il campionato, dopo una stagione finita perche' andava in qualche modo finita ora se ne apre un'altra intensissima, Covid 19 permettendo. Campionato, Champions, Europa League, Nations League, Europei, Olimpiadi...davvero non ci sara' il tempo di annoiarsi. La seconda squadra di Torino punta a vincere il decimo scudetto consecutivo, potrebbe essere un anno di transizione con un tecnico che in pachina non ha fatto un minuto di curriculum. L'Inter e' una incognita, occorre vedere quando iniziera' a sclerare “Aggiacciande”, lo hanno voluto tenere a tutti i costi, verdemo come andra' a finire. Il Milan deve sperare che al 39enne Ibra non venga mai neanche un raffreddore. La Roma con la nuova societa' e' tutta da vedere, il Napoli ha il grande Ringhio come garanzia cosi' come la Dea ha il Gasp anche se sara' difficile ripetersi. Sul mio Toro non so cosa dire, i positivi al Covid coi protocolli che conosciamo e le nazionali hanno

ARTISTI E COVID

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“L'estate sta finendo, un anno se ne va, sto diventando grande, lo sai che non mi va”. Inizio questo breve pezzo con una frase di una canzone datata, ma sempre attuale, dei miei concittadini Righeira. In questa estate che sta finendo una delle categorie che ha patito di piu' le conseguenze dei disastri fatti dal maledetto virus e' quella di coloro che, a titolo diverso, operano nel mondo dello spettacolo. Sono piu' di 30 anni che lavoro nel mondo dello sport e, sopratutto per il contesto di questo pezzo dell'animazione. Tutta una serie di artisti, personaggi dello spettacolo, tecnici, attori, musicisti, dj, cubiste, sicurity, barman e mille altre categorie  hanno passato mesi e mesi senza prendere un euro. Almeno per chi lavorava in palestra, con un contratto, i 600 euro al mese, per 2 mesi, sono arrivati dallo stato ma a tutto quel mondo legato alle forme di arte non e' toccato nulla. La stragrande maggioranza delle strutture turistiche ha rinunciato all&

PARTENZA AL BUIO

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MESSI

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Tanto rumore per nulla. Questa e' l'esatta sintesi di tutta la faccenda Messi e Barcellona. Alla fine, visto che pare la clausola dei 700 milioni e' stata ritenuta valida l'argentino ha abbassato le orecchie, giurato al mondo intero che mai avrebbe fatto causa alla sua societa' di sempre e accettato, a 50 milioni, di fare ancora una stagione in bluegrana. In realta' se ci fossero stati gli appigli legali avrebbe fatto causa al suo club...eccome. Sicuramente ci sono contrasti col presidente, la stagione appena conclusa non e' stata delle migliori ma Messi e' arrivato a Barcellona ad 11 anni, secco e malaticcio. Dio gli ha dato il talento a tutto il resto ci ha pensato la capitale catalana. Questo per dire che oramai nel calcio le bandiere non esistono piu' comanda solo il Re denaro che muove tutto e tutti. Messi poteva arrivare al termine del suo contratto, dire che avrebbe avuto piacere, nel finale di carriera, di fare un paio d'anni altrove, viv

CI VUOLE PAZIENZA

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NEGAZIONISTI DI STA CIPPA

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  Ci mancavano solo quei sottosviluppati mentali dei negazionisti. Il mondo si avvia verso il milione di morti per Covid e la nostra presunta democrazia permette ad un branco di fascistoidi di imbrattare una piazza romana. Dovevano essere una moltitudine, alla fine erano un migliaio, comunque sempre un migliaio di troppo. Ha senso una democrazia come la nostra? E' lecito concedere piazze, mobilitare forze dell'ordine e personale vario per 4 imbecilli che si sentono in dovere di insultare tutti coloro che in questa pandemia hanno perso la vita e i tantissimi che si sono prodigati, negli ospedali, ed altrove, per cercare di arginare la marea? Ho visto l'intervista con un poliziotto, alla domanda sul perche' non sono intervenuti visto che nessuno aveva la mascherina ha risposto che non potevano farlo perche' sarebbe successo un casino. Cosa cazzo vuol dire? Allo concediamo tutto, permettiamo a quell'altro decerebrato di Salvini di fare meeting, comizi, cortei, adun

MOTORI

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  Vi devo confessare che non sono un grande appassionato di motori, la Formula 1 mi annoia, a volte guardo il motomondiale ma solo per Valentino, ignoro sia la superbike che la formula uno elettrica che mi sembra una minchiata, magari sono io che non la capisco. Seguo pero' sempre i risultati della Rossa di Maranello, in fondo parliamo di un orgoglio italiano nel mondo. Dopo la guida di Montezemolo arrivo' Marchionne a dire che era il momento di cambiare, che bisognava fare il salto di qualita', da allora le cose mi pare che vadano di male in peggio. Quest'anno poi stiamo davvero raschiando il fondo del barile, ripeto non ho visto una gara ma quando leggo di Ferrari doppiata o al 13/14 posto non sono per nulla contento. Non so cosa non vada, arrivano piloti che altrove vincono il mondiale ed in Ferrari cadono nell'anonimato, non so se si stanno investendo le giuste risorse ne tantomeno se i piloti attuali siano all'altezza. Quello che so e' che mi pare la pe

COSE DA MASCHI

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Questo stramaledetto virus oltre a portarsi via tante cose e ad inchiodarci in questo paese, senza possibilita' di viaggiare per i soliti lidi, ci ha negato anche un'estate dove ci sarebbero state tante cose tipicamente da maschi. Sono saltate le Olimpiadi, magari non tutti sono appassionati di sport ma per me, che ne ho praticati tanti, ogni 4 anni e' un appuntamento assolutamente imperdibile. In realta', come e' accaduto per i mondiali e gli europei di calcio, ne ho persi molti avendo passato una marea di anni le mie estati lavorando nei villaggi turistici. Pero' le Olimpiadi quando ho potuto le ho guardate da solo, dal cannottaggio al mattino alla boxe a notte fonda, diciamo che sono un momento individuale, dividendo equamente il tifo fra atleti italiani e cubani. Pero' il virus ci ha privato degli Europei di calcio e questo ci ha tolto la possibilita' di vivere momenti collettivi tipicamente da maschi. Solitamente con gli amici di sempre ci si trova

TORINO

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Cesare Pavese, non a caso piemontese, scriveva in uno stralcio de La Luna e i falo' ;”Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella g ente, nelle piante, nella terra c'a' qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti”. Il mio paese, da cui me ne s ono andato, e' un po' grande...si chiama Torino. L'altro sabato , in pieno agosto e con 35 gradi, ho fatto un giro per il centro di quella che e' stata (ma continuera' sempre ad essere) la mia citta', il mio paese. Mancavo dal centro da un anno buono, vado oramai a Torino solo per le partite di calcio coi miei Villans, nel vecchio quartiere, per poi recarmi con la squadra in un ristorante nelle vicinanze. Ho vissuto per oltre 15 anni fra centro citta' e collina, qualcosa ti rimane nel sangue come rimane dentro di te la vita da ragazzo di borgata, le prime esperienze non sempre indimenticabili, ovunque poi tu finis