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Visualizzazione dei post da ottobre, 2020

DIEGO 60

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Diego Armando Maradona in settimana ha compiuto 60 anni, Billy Joel in un suo pezzo “only the good die young” spiegava come i piu' grandi non dovrebbero mai invecchiare. Gli eroi del Grande Torino, per noi che li amiamo, sono sempre giovani e belli...come cantava Guccini. Invece Diego e' arrivato ai 60 anni, malgrado una vita non sanissima che non ha mai voluto essere di esempio per nessuno. La droga, gli eccessi, le amicizie napoletane discutibili mettiamoci dentro tutto quello che vogliamo ma parliamo pur sempre del piu' grande talento mai apparso su un campo di calcio.  Mi fanno ridere quelli che affermano che nel calcio di oggi avrebbe fatto fatica, oggi i campioni, i talenti, sono tutelatissimi dagli arbitri, var, e dal mainstream della stampa, ai suoi tempi le botte in campo erano molto piu' numerose cosi' come i “sicari” schierati solo per fare del male all'avversario. Ha vinto un mondiale quasi da solo, in un altro ha perso la finale ed in un altro ancor

CHIUSI!

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Alla fine ci hanno chiusi. Conte aveva dato alle palestre e alle piscine i 7 giorni, al termine dei quali, puntualmente, e' arrivato il DPCM dove per un mese dobbiamo restare chiusi, un mese...per ora. Non e' difficile prevedere che si tratta dell'anticamera del lockdown, se le cose non migliorano, non miglioreranno temo, il passo successivo sara' di richiuderci in casa. Personalmente (ne parlavo ieri col mio socio con cui ci siamo trovati a palestra chiusa per allenarci), non e' un grande danno, avevamo aperto bene a settembre, poi ad ottobre con la paura ed il terrorismo di giornali e tv la cosa aveva rallentato. Per lavorare male meglio fermarci, siamo una piccola realta' con spese molto basse, potremo tranquillamente aspettare la riapertura. Ci fossero voli decenti partirei per Cuba. Comunque e' una situazione differente rispetto a marzo, allora eravamo tutti chiusi, tutti immersi nella stessa bagna, ora sono stati fatti figli e figliastri. Palestre, pis

UNA PICCOLA LUCE

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IL CALCIO NON SI FERMA

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Mentre i governi chiudono o tentano di chiudere piu' cose possibile per cercare di arginare il virus, il calcio europeo, ma non solo, prosegue la sua incerta marcia. Giocatori positivi al tampone, altri piu' famosi che, pur se col virus, viaggiano per l'Europa godendo di una impunita' vietata ad ogni altro essere umano, squadre che non si presentano perche' impedite a muoversi quindi successivamente sanzionate e via discorrendo. La logica spingerebbe a chiudere i campionati in attesa del vaccino o di qualcosa che comunque attenui questo maledetto virus, ma non si puo'. Troppi interessi miliardari girano intorno al calcio, troppi soldi le televisioni hanno messo sul piatto, troppo alti gli ingaggi dei calciatori, i costi generali, i guadagni di presidenti e intermediari per pensare di fermare la gallina dalle uova d'oro. Quindi si andra' avanti, con gente positiva al covid in campo, altri sugli spalti, stadi vuoti, i giornali e le tv che faranno finta che

LE PALESTRE E I 7 GIORNI

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Alla fine ci hanno dato i 7 giorni. Conte e Speranza volevano chiuderci subito, Spadafora e le regioni lasciarci aperti, e' venuto fuori una sorta di compromesso. Conte ha detto che, avendo avuto notizie discordanti sul rispetto dei protocolli nelle palestre, concedeva 7 giorni alle stesse e alle piscine per rimettersi in regola. Non mi e' piaciuto il tono anche se riconosco la difficolta' di un pacifico avvocato nel guidare un paese come il nostro nel pieno di una pandemia, circondato da politici che non hanno lavorato mai un giorno seriamente in vita loro. Mi consolo pensando che col cazzaro verde e la Meloni oggi i cimiteri sarebbero sold out. La realta' e' che il mondo delle palestre e delle piscine e' sacrificabile, il 90% sono ASD, quindi il governo puppa poco o niente mentre con parrucchieri e centri estetici il discorso e' totalmente differente. Il fatto che in piena pademia si pensi di chiudere luoghi dove la salute, fisica e mentale, e' al cent

TEMPI DIFFICILI

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MENNEA

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Alcuni giorni fa ho rivisto la finction su Pietro Mennea, prodotta da Luca Barbareschi che ricopriva nello sceneggiato anche il ruolo di Vittori, storico allenatore del campione. Si tratta di un bello spaccato sulla vita degli anni 70/80, di un ragazzo del sud di umili origini dotato di un discreto talento ma non in misura eccessiva che, grazie ad una forza di volonta' esagerata ha raggiunto, nello sport come nella vita, risultati eccezionali. Mi e' capitato recentemente di vedere le sue tabelle di allenamento, semplicemente mostruose ed improponibili agli atleti di oggi. Lo sceneggiato mette anche in risalto la gestione mafiosa della Fidal dell'epoca in mano a Primo Nebbiolo. Il tutto nasce nel 1970 alle olimpiadi di Monaco, dove Pietro ventenne vinse la medaglia d'argento, olimpadi tragiche per l'uccisione di alcuni atleti israeliani da parte di un commando palestinese. Dopo quella olimpiade iniziano i problemi fra Mennea e la Fidal tanto che il suo allenatore vie

SPORTIVA E/O MOTORIA

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L'Italia e' il paese del'Europa che conta col minor numero di abitanti che si dedicano a qualche sport, siamo anche i soli in cui nelle scuole primarie l'educazione fisica, tolti pochi casi, e' in mano a maestri che non hanno la competenza o la voglia di farla praticare ai propri allievi. La scarsa considerazione che nutre lo sport, sopratutto quello di base, in questo paese si rispecchia nelle decisioni che gli organi governativi sopratutto, in momenti particolari come quelli che stiamo vivendo. Il nuovo DPCM stabilisce che se fai attivita' motoria devi tenere su la mascherina mentre se fai quella sportiva te la puoi togliere. In pratica se fai una camminata la tieni, se corri la togli. C'e' voluto un chiarimento ministreriale per dipanare la matassa fra il termine “motorio” e “sportivo”, chiara evidenza dell'ignoranza da parte di chi legifera nei confronti di questa materia. Il tutto nasce dalle solite italiche furberie, nel precedente lockdown, ne

I "RICCHI SCEMI"

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Gianni Brera, forse il piu' grande giornalista sportivo che il nostro paese abbia mai avuto chiamava molti dei presidenti di calcio della sua epoca “I ricchi scemi”. Gente piena di soldi che sputtanava capitali, a volte si rovinava per una squadra di calcio, il nome su un giornale o uno straccio di popolarita'. Gli ultimi due possiamo dire che siano stati Berlusconi e Moratti jr (dopo che lo era stato Moratti senior). Sono stati presidenti che hanno vinto tanto, Berlusconi tantissimo, ma che hanno gettato nel pozzo nero del calcio l'equivalente del pil di un paese del terzo mondo. Galliani fino a quando Silvio sganciava era il re del mercato, poi si era ridotto a citofonare a Destro... Dopo i ricchi scemi pero' ha preso corpo una categoria di presidenti che col calcio ha guadagnato e guadagna una palata di soldi ogni anno. Il precursore di questa categoria di presidenti fu Gaucci col suo Perugia, ricordo che acquisto Nakata ad un miliardo delle vecchie lire per poi rive

CALCIO E COVID

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Forse avrete seguito la vicenda legata al caso riguardante la mancata trasferta del Napoli a Torino per affrontare la seconda s quadra cittadina, quella di Lapo e Mughini. Lo stato ha problemi piu' importanti da affrontare, in piena emergenza Covid rispetto al calcio, per questa ragione ha demandato la Lega calcio a trovare una soluzione. La Lega calcio una soluzione l'ha anche trovata; se ci sono almento 13 giocatori disponibili, fra cui un portiere si gioca. Il tutto per cercare di tirare avanti il baraccone del calcio che altrimenti dovrebbe chiudere come tutto il paese. In un mondo normale intanto non esisterebbe il virus, ma in un mondo normale coi contagi che salgono si dovrebbe andare verso un nuovo lockdown, ma non possiamo permettercelo quindi si trovera' una soluzione (nasobuco sempre, movida controllata e lockdown circoscritti) per fare in modo di non andare dal culo tutti quanti. Il calcio deve restare aperto per fare in modo che molti italiani ed europei abbi

MERCATO

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CAMPIONI

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La foto ritrae due fra i piu' grandi talenti della storia del calcio.Maradona, con tutto il rispetto dovuto a Pele', Di Stefano, Valentino Mazzola, Eusebio, Cr7 e Messi e' forse il piu' grande campione che abbia mai calcato un campo di calcio e questo a prescindere dalle epoche storiche. Ronnie e' stato davvero un fenomeno assoluto, fino a quando le gambe lo hanno retto e gli infortuni non lo hanno menomato a fatto vedere cose che forse nella nostra vita non rivedremo piu'. Molti li criticano per un certo stile di vita che, oltre a influenzare negativamente la parte finale della loro carriera, non e' certo stato di esempio per i piu' giovani, ma e' davvero il ruolo di un campione essere di esempio per qualcuno? I grandi artisti hanno l'enorme privilegio di potersi ammantare di immortalita', di loro, anche dopo la dipartita terrena restano le opere che parlano da sole, questo a prescindere dal tipo di vita privata che abbiano deciso di abbracc

ATENEO DI PERUGIA

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Ho pubblicato un pezzo, giorni fa, sul mio altro blog CUBA UN'ISOLA NEL SOLE riguardante la vicenda Suarez e le sue implicazioni nei confronti delle migliaia di persone straniere che, rispettando le leggi, si sono pagate corsi di italiano, hanno fatto costose trasferte per dare gli esami e aspettano da 3 a 5 anni per avere una risposta. Faccio un pezzo anche qua' sopra perche' il Corriere ha pubblicato alcune intercettazioni di telefonate fra i massimi dirigenti della seconda squadra torinese e le massime cariche universitarie dell'ateneo di Perugia. Pare che la squadra di Lapo abbia fatto pressioni nei confronti del rettore per fare in modo che la cosa si velocizzasse il piu' possibile in modo da avere il centravanti, poi passato all'Atletico Madrid, a disposizione nel giro di pochi giorni. Il tutto con la promessa che, in futuro, la squadra di Giletti avrebbe inviato dei giovani della primavera per il medesimo intento se questa faccenda si fosse risolta nel pi