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Visualizzazione dei post da marzo, 2022

TOGLIERE

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Quando avevo poco piu' di 20 anni iniziai la mia lunga ed ancora in atto parabola di lavoro nei villaggi turistici. Un mio vecchio capo villaggio dell'epoca, sui 45 anni, mi disse una cosa che mi rimase impressa, non so per quale ragione perche' in realta non la capii bene subito. Mi disse che da una certa eta' in poi, fermo restando la assoluta esigenza di avere piu' progetti che ricordi, occorre iniziare a “togliere” invece di “aggiungere”.  Quando sei piu' giovane in effetti tendi a mettere di tutto in quello che e' lo “zaino” della tua vita, sei appunto in una eta' in cui ti ritieni in grado di gestire tutto, oppure di fottertene di tutto. Poi quando arriva l'eta' del dattero capisci che invece bisogna “togliere” cose da quello zaino lasciando dentro solo cio' che veramente e' importante. Da qualche anno lo sto' facendo e...funziona.  Mi sono tolto di torno persone inutili, negative, profeti di sventura vari, gente che ti frequent

FRONTIERE

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Premetto che il mio pensiero e' che le frontiere neanche dovrebbero esistere, il mio essere e sentirmi italiano non ha nulla a che vedere con un confine nazionale, dipende da educazione, storia, cultura, legami col territorio ecc... Oggi tutti parlano di un mondo sempre piu' vicino e piccolo ed in parte e' vero, quando ero ragazzo al massimo comunicavo col coetaneo della via adiacente alla mia, i ragazzi oggi possono parlare con altri ragazzi dalla parte opposta del mondo con un semplice clik. Proprio per questo risalta all'occhio come, almeno da quando ho memoria, non ricordo 2 stati che si siano fusi in uno pacificamente ma ho decine di esempi di nazioni che si sono scisse, divise, separate. Invece che abbattere frontiere se ne edificano ogni giorno di nuove. Giusto per rimanere negli ultimi decenni dall'Urss si sono formate 15 nazioni, 30 milioni di russi, giusto per fare un esempio che riporta ai tragici fatti odierni, si sono ritrovati prigionieri in altri paes

IPOCRISIA

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Ho gia' scritto un pezzo sulla figura barbina che la nostra stampa sta facendo durante questa guerra maledetta. Bombardamenti che in realta' sono videogame (purtroppo poi pero' ci sono quelli veri) , giornaliste in pieno assetto di guerra mentre dietro a loro paciose signore girano con la busta della spesa, ospedali fatti saltare che poi funzionano normalmente e via discorrendo. Nulla che noi, antichi frequentatori di Cuba, non abbiamo visto riferiti alla nostra isola. E' in atto il ballo dell'ipocrisia, viene chiesto ad artisti russi, incolpevoli su cio' che sta accadendo, di ripudiare il proprio paese per non perdere opportunita' professionali. Viene sospeso alla università Bicocca di Milano un corso su Dostoevskij tenuto da un docente italiano, poi riattivato a seguito della protesta di tutti i docenti in rete. Tanto vale allora bruciare tutti i libri di Tolstoj e di Puskin. Vengono cancellati tutti gli eventi sportivi in Russia e Bielorussia i cui atleti