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Visualizzazione dei post da agosto, 2021

BUON VIAGGIO CHARLIE

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Pensavo, pensavamo tutti che fossero immortali. Uno Stones non puo' morire, non almeno nei tempi di oggi, Brian Jones era un altro discorso. Ho sempre pensato che se Jagger e Richards sono sopravvissuti ad ogni eccesso ed ogni droga conosciuta ed anche ad alcune sconosciute allora vuol dire che non possono morire, loro ed anche gli altri. Invece ad 80 anni ci ha lasciato Charlie Watts il loro batterista di sempre, l'anima tranquilla del gruppo, quello che insieme al bassista storico Wyman attenuava gli eccessi degli altri 2. Da antico bassista so che il batterista da sempre e' il compare di riferimento per mettere insieme la base ritmica di una band. Ci sono stati, ma e' difficile, che un bassista o un batterista siano fuori di testa perche', sopratutto il batterista non puo' permettersi di sbagliare perche' manda fuori giri tutta la band. Frontman e chitarrista possono anche cazzeggiare ma il bassista quasi mai mentre il batterista proprio mai. Charlie Watt

TUTTI A SCUOLA

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Come avrete sicuramente visto il Green Pass ha scatenato feroci polemiche, gente e' scesa in piazza, altri sono fermamente decisi a non vaccinarsi altri ancora lo farebbero pure ma non vogliono che la cosa sia figlia di una imposizione dall'altro. Ho gia' detto altre volte che tutto questo mi convince poco ma se e' il prezzo da pagare per evitare nuove chiusure allo va pagato. Il paese non puo' permettersi di chiudere di nuovo, non possiamo permettercelo noi come cittadini e non se lo puo' permettere lo stato che non puo' continuare a prendere soldi a strozzo dall'Europa, perche' prima o poi quei soldi vanno restituiti. Leggevo che l'88% dei nuovi ricoverati col virus non si erano vaccinati, a dimostrazione che magari il vaccino non dara' la copertura totale ma comunque a qualcosa serve. Francamente non so se questo vaccino sia davvero specifico contro il covid o sia un qualcosa di simile al punturone sulla tetta che ci facevano ad inizio del

STIPENDIO SICURO

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Leggevo l'altro giorno un interessante articolo che raccontava come gli avvocati fatichino anche loro a trovare lavoranti apprendisti, i classici ragazzi da bottega che un tempo sacrificavano qualche anno per fare la gavetta per poi entrare in un grande studio legale con la prospettiva, un giorno, di mettersi in proprio. La paga era ed e' da fame ma non e' mai stato quello il motore che spingeva verso determinate scelte. Oggi pare che il sogno di questi neo laureati con abilitazione e' quello di entrare, come dipendenti, nella pubblica amministrazione per avere lo stipendio sicuro. Quando terminai l'Isef avevo la possibilita' di entrare a lavorare a scuola, feci anche un paio di supplenze lunghe ma francamente quella strada la trovai poco allettante optando per i villaggi turistici e successivamente fino ad oggi gestendo palestre. L'altro giorno parlavo con un ragazzo che e' al secondo anno di Suism (ex Isef), il suo sogno e' di entrare a lavorare a

REFERENDUM EUTANASIA

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L'altro giorno ho apposto la mia firma al modulo per la richiesta del referendum on line sulla legalizzazione dell'eutanasia promosso da Marco Cappato e Filomena Gallo a nome del comitato promotore dell'associazione Luca Coscioni. Sono gia' state raggiunte le 500 mila firme gia' sufficienti per chiedere una consultazione referendaria, lo scopo e' di arrivare a 750 mila entro il 30 settembre. Se fossimo un paese normale non ci sarebbe disogno di tutto questo, basterebbe una sacrosanta legge in cui si afferma che se non ci sono piu' le condizioni per proseguire una vita con dignita', una vita che valga la pena di essere vissuta a causa di una malattia degenerativa allora LEGALMENTE la persona puo' scegliere di terminare quella vita. Oggi, come e' stato il caso per DJ Fabo (foto) ed altri, occorre andare all'estero dove il suicidio assistito e' consentito con costi sopportabili da poche famiglie soltanto perche' siamo un paese dove ancor

ATTIVITÀ "NON NECESSARIA"

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Al rientro degli atleti olimpici che hanno portato a casa preziose medaglie dalle Olimpiadi di Tokyo c'e' stata la consueta corsa a salire sul carro dei vincitori da parte della nostra miseranda classe politica. Ora lo sport e' improvvisamente diventato importante, ora i politici fanno a gara per scrivere sui social quanto sia importante che lo sport italiano sia salito sul tetto del mondo. Parliamo degli stessi politici che, per oltre 15 mesi, hanno catalogato lo sport come “ATTIVITA' NON NECESSARIA” relegandolo all'ultimo posto fra i bisogni della gente, chiudendo le palestre, i centri sportivi, le piscine, impedendo ad adulti e bambini di frequentare autentici presidi sanitari, luoghi in cui grazie alla pratica sportiva si alzano le difese immunitarie che in presenza di un virus sono la sola e vera difesa che il nostro corpo puo' mettere in campo. Ora sono diventati tutti “sportivi” ma io mi ricordo bene quando ci chiusero, ricordo ad ottobre 2000 Conte, l

VITTORIE DA NON SPRECARE

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Le vittorie dei nostri atleti alle Olimpiadi di Tokyo non devono mascherare le lacune che il nostro sport, sopratutto quello di base si porta dietro da decenni. Intanto pero' fatemi sottolineare con immenso piacere la multietnicita' della spedizione italiana, lo sport ancora una volta e' due passi avanti rispetto alla societa' civile. Spero che questi successi italiani arrivati da chi ha origine nei 5 continenti faccia capire ai soliti decerebrati di turno che non essitono razze ma semplicemente persone. Mauro Berruto, ex ct della pallavolo maschile (dopo il suo esonero la nazionale non ha piu' combinato nulla di serio) e del tiro con l'arco ha sottolineato come queste vittorie devono essere il viatico per un cambio VERO nella percezione dello sport nel nostro paese. La chiusura degli impianti sportivi luoghi che sono autentici presidi di salute, a causa dell'incapacita' di un inutile ministro, durante la pandemia sono una vergogna che ci porteremo dietr

IL CALCIO SCOPPIA

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Le ultime vicende riguardanti il calcio, quello italiano ma non solo, spingono ad alcune riflessioni.  Nessuno obbliga nessuno ad acquistare una squadra di calcio di alto livello, chi lo fa sa benissimo che non guadagnera' denaro ma ne buttera' nel calderone una quantita' industriale, se vuoi fare cassa compra il Toro, l'Udinese o l'Atalanta.  E' chiaro come in questo periodo di covid dei 3 soggetti attivi che formano il calcio 2 ci guadagnino, calciatori e procuratori ed uno ci perda pesantemente, le societa'.  I cinesi avevano detto forte e chiaro che, dopo lo scudetto, l'Inter avrebbe venduto l'argenteria pregiata, Conte appena fiutata l'aria ha salutato ed ora con la cessione di Lukaku dopo quella di Hakimi il cerchio, forse si chiude.  L'Inter ha meritatamente vinto lo scudetto ma e' etico vincere senza pagare i debiti mentre altre squadre rimangono nelle regole?  Il mercato delle big italiane disegna, per ora, un quadro fosco; la se

DOPO LA VITTORIA

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Il giorno 1 agosto 2021 restera' impresso nella storia dello sport italiano per le due vittorie nell'atletica alle olimpiadi di Toko da parte di Tamberi e Jacob's. Non ho mai avuto particolari simpatie per Tamberi e le sue buffonate, certi atteggiamenti (se proprio devi...) te li puoi permettere se sei Bolt e hai vinto tutto, se sei Mourinho e hai vinto tutto ma se sei un buon atleta ma come ce ne sono tanti allora e' meglio che viaggi schiscio. A Tokyo forse per la mancanza del pubblico, forse perche' un infortunio serio ti cambia la prospettiva l'italiano ha fatto una gara superba senza uscire dai binari, probabilmente ha vinto proprio per questo, evitando di sprecare energie nervose in pagliacciate. Poi dopo la vittoria ci sta un po' di goliardia...ci mancherebbe. Ora per lui e Jacobs iniziera' un periodo in cui monetizzeranno, come e' giusto che sia, questa loro grande impresa. Occorre pero' che facciano attenzione a non perdere mai di vista