UN'ITALIA FELICE

La scomparsa di Raffaella Carrà pone un'altra pietra tombale sopra un'Italia che non c'e' piu'. Un'Italia allegra, solare, positiva, ottimista, un paese che col poco che passava il convento aveva voglia comunque di divertirsi e di vivere meglio possibile. La ricordo da bambino quell'Italia e quella Carra', erano gli anni in cui dopo Carosello si andava a letto, noi piccoli, dove si guardava “non e' mai troppo tardi” e dove le gambe delle Kessler producevano piu' sogni erotici che 10 film di Moana e Cicciolina messi insieme. Un'Italia in cui la maggior parte delle madri restava a casa a far crescere i figli perche' un solo stipendio bastava, se non si buttavano i soldi dalla finestra. Se si era un po' attenti si rusciva anche, a rate, a comprarsi una Fiat 500 o addirittura una 850 special. Quella e' la Raffaella che prefersico piuttosto che l'altra molto nazional popolare con i suoi fagioli. La Carra' che con l'Albertone nazionale ballava il Tuca Tuca che era tutto un doppio senso ma fatto con una delicatezza e un garbo che oggi e' diventato utopia. Questa bella (non bellona) romagnola, Comunista e fuori da ogni salotto era stata pure a Hollywood girando qualche non memorabile film, si parlo' di una breve storia con Frank Sinatra, lei anni dopo affermo' che anche Brando le fece la corte ma che non gli piaceva, bonta' sua. Donna di spettacolo a tutto tondo, qualche anno fa a Sanremo a 71 anni si presento' col suo corpo di ballo per una esibizione scatenata, alla fine aveva piu' il fiatone Fazio che temeva il coccolone per la stagionata Raffa, che lei. Amica di Cuba, nella foto e' con Alicia Alonso leggenda della danza cubana e mondiale anche lei scomparsa pochi anni fa, amica di Maradona, popolarissima in Spagna, il premier Sanchez ha fatto un tweet di condoglianze, adorata in tutta la America Latina dove aveva lavorato moltissimo, ci lascia un pezzo della nostra storia. Della nostra vita.

"Felice è colui che dalla vita non esige più di quello che essa spontaneamente gli offre, facendosi guidare dall’istinto dei gatti, che cercano il sole quando c’è il sole e quando non c’è il sole, il caldo, dovunque esso sia." 

-Fernando Pessoa 

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