Alcuni giorni fa ho rivisto la finction su Pietro Mennea, prodotta da Luca Barbareschi che ricopriva nello sceneggiato anche il ruolo di Vittori, storico allenatore del campione. Si tratta di un bello spaccato sulla vita degli anni 70/80, di un ragazzo del sud di umili origini dotato di un discreto talento ma non in misura eccessiva che, grazie ad una forza di volonta' esagerata ha raggiunto, nello sport come nella vita, risultati eccezionali. Mi e' capitato recentemente di vedere le sue tabelle di allenamento, semplicemente mostruose ed improponibili agli atleti di oggi. Lo sceneggiato mette anche in risalto la gestione mafiosa della Fidal dell'epoca in mano a Primo Nebbiolo. Il tutto nasce nel 1970 alle olimpiadi di Monaco, dove Pietro ventenne vinse la medaglia d'argento, olimpadi tragiche per l'uccisione di alcuni atleti israeliani da parte di un commando palestinese. Dopo quella olimpiade iniziano i problemi fra Mennea e la Fidal tanto che il suo allenatore vie...
L'altro giorno la Corte Costituzionale riunita in camera di consiglio ha deciso di ritenere l'eventuale referendum sull'eutanasia, per cui si era raggiunta una cifra di firme (compresa la mia) molto al di sopra del quorum richiesto, inammissibile. Le motivazioni sono che non preservata la tutela minima costituzionalmente necessaria, della vita umana, con particolare riferimento alle persone deboli e vulnerabili. In questi due anni di pandemia la parola Liberta' e' stata tirata per la giacchetta da piu' parti, quasi sempre a vanvera. Credo fermamente che la possibilita', in condizioni del tutto particolari ed in assenza di una aspettativa di vita decorosa causa malattia, di dire BASTA ad una vita che non e' piu' tale sia davvero sinonimo di liberta' e di dignita'. Dovremo tutti, in quei casi e solo in quei casi, avere il diritto di salutare la compagnia rimanendo nell'alveo della legalita' come accade gia' in altri paesi europei un...
Per chiunque in questo paese abbia una visione non dico progressista o addirittura di sinistra ma anche solo moderata degli eventi che stanno sconvolgendo il mondo resta, purtroppo, soltanto un punto di riferimento. Papa Francesco. Chiarisco subito il mio ateismo, rispetto tutte le religioni ma ho una visione molto pragmatica della vita. Molti sostengono che Dio sia in cielo, Jury Gagarin ha detto “sono stato lassu' ma non ho visto nessun Dio”. Mi fido di Gagarin come del lavoro di ogni scienziato che cerca una spiegazione logica alla nostra esistenza. Quindi se un ateo indica come riferimento il capo della chiesa Cattolica allora vuol dire che molte, moltissime cose non vanno come dovrebbero. Giorni fa il Pontefice ha definito una vergogna l'innalzamento al 2% delle spese militari nel pil di molti paesi europei, si e' trattata di una voce autorevole ma quasi solitaria in un contesto in cui mi sembrano tutti impazziti generali da salotto. Le elezioni dei Papi sono sempre ...
Grazie 👌
RispondiEliminaCiao Paola
RispondiElimina