CALCIO E COVID

Forse avrete seguito la vicenda legata al caso riguardante la mancata trasferta del Napoli a Torino per affrontare la seconda squadra cittadina, quella di Lapo e Mughini. Lo stato ha problemi piu' importanti da affrontare, in piena emergenza Covid rispetto al calcio, per questa ragione ha demandato la Lega calcio a trovare una soluzione. La Lega calcio una soluzione l'ha anche trovata; se ci sono almento 13 giocatori disponibili, fra cui un portiere si gioca. Il tutto per cercare di tirare avanti il baraccone del calcio che altrimenti dovrebbe chiudere come tutto il paese. In un mondo normale intanto non esisterebbe il virus, ma in un mondo normale coi contagi che salgono si dovrebbe andare verso un nuovo
lockdown, ma non possiamo permettercelo quindi si trovera' una soluzione (nasobuco sempre, movida controllata e lockdown
circoscritti) per fare in modo di non andare dal culo tutti quanti. Il calcio deve restare aperto per fare in modo che molti italiani ed europei abbiano qualcosa a cui pensare per distrarsi, che non sia il virus. Ho amici ossessionati che h24 fagocitano ogni notizia vera o falsa sul virus rovinandosi letteralmente la vita. Quindi THE SHOW MUST GO On. Se pero', come ha fatto il Napoli ieri ci si rivolge all'Asl locale perche' un paio di giocatori sono positivi, l'organo medico statale che ha come scopo la salvaguardia della salute dei cittadini blocca tutto ed impedisce alla squadra di partire. Se uno fosse malizioso potrebbe pensare che se una squadra ha un positivo, magari neanche un calciatore ma uno dello staff, e 3 infortunati, sarebbe un giochino impedire alla squadra di partire rivolgendosi all'asl locale nello stesso modo utilizzato nel fine settimana scorso.
In questa maniera si rimanderebbe una partita che si sarebbe affrontata con una serie di infortunati. Ora si parla di 3-0 per gli zebrati e un punto di penalizzazione al Napoli, staremo a vedere. Di certo c'e' che un campionato simile e' palesemente falsato ma d'altro canto cosa si puo' fare se il virus e' in mezzo a noi? Sospendere tutto...oppure vivere alla giornata nella speranza che latempesta passi. Come dice spesso Raul Castro, ci aspettano 6/7 mesi a Sangre y Fuego.

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