GUITTI DI STATO

In questi giorni si sta svolgendo l'elezione del nuovo Presidente della Repubblica italiana, il successore di Mattarella. Tralasciamo tutti i soliti discorsi sulle beghe dei partiti, gli accordi sottobanco, i finti candidati, i nomi fatti soltanto per sviare l'attenzione sui veri candidati.

Il momento storico che stiamo vivendo e' abbastanza drammatico, l''altro giorno a Giaveno, zona abbastanza benestante, di fronte alla sede di una associazione che distribuisce viveri per i meno abbienti c'era una fila che sembrava di stare di fronte ad un negozio a Cuba.

Proprio perche' il momento e' davvero complicato chi ci rappresenta in parlamento, grazie al nostro mandato, dovrebbe avere atteggiamenti adeguati al contesto in cui si vive oggi. Che gente pagata oltre 15 mila euro al mese molto spesso per essere assente alle sedute del parlamento o per cazzeggiare scriva sul foglietto dove si deve indicare il Presidente della Repubblica, Rocco Siffredi, Lotito, Zoff, Baglioni, Ruggeri, Al Bano, Amadeus dimostra quanto poco rispetto ci sia per il ruolo e per l'istituzione parlamentare.

Forse in un diverso momento storico certe buffonate potevano anche passare in cavalleria ma oggi, con gli ospedali sotto pressione, 400 morti al giorno di covid, la crisi economica che devasta le famiglie, il prezzo del gas che vola e una possibile guerra ad est...beh non c'e' proprio un cazzo da ridere.

Gasparri che dopo essersi igienizzato le mani fa il comico passandosi le mani sotto le ascelle e' uno spettacolo che mette tristezza...persino se parliamo di uno come Gasparri. Non voglio fare il bacchettone, ma in questi tempi difficili ci vorrebbe un po' di serieta', servirebbero come il pane buoni maestri, esempi da seguire, fari da cui farsi illuminare.

Invece ci ritroviamo con questi guitti, uno dei quali abbiamo pure rischiato di vederlo eleggere come Presidente, che ci fanno provare una certa vergogna anche perche' poi certe immagini fanno il giro del mondo classificandoci come i soliti italiani che, tolto il calcio, non prendono mai niente sul serio.

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