BARBERO

“ I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino e venivano subito messi a tacere. Ora hanno lo stesso diritto di parola di un premio Nobel, E' l'invasione degli imbecilli.” 

Ho messo la frase di rito, di Umberto Eco, ad inzio pezzo, perche' calza a pennello con quanto e' accaduto. Alessandro Barbero, torinese, storico, professore universitario grazie al quale esiste ancora Rai Storia che l'ente statale mantenuto dal nostro iniquo canone voleva sopprimere, interpellato da La Stampa sulle lezioni che terra' in universita' sul tema delle donne nella storia titola l'intervista; “Le donne secondo Barbero; insicure a poco spavalde, cosi' hanno meno successo”. Apriti cielo. Come spesso capita il giornalista fa un titolo ad effetto che poi magari non rispecchia il succo dell'intervista infatti alla domanda sul perche' le donne fatichino ad arrivare al potere l'intellettuale ha risposto; “Ci sono donne chirurgo, ingegnere ecc ma siamo lontani da una parita' a livello professionale, viene da chiedersi se non esistano differenze strutturali fra i due sessi che rendono per la donna piu' difficile avere successo in certi campi”. Sui social Barbero e' stato aggredito da una marea rabbiosa di indignazione sopratutto da parte di gente che ha letto soltanto il titolo dell'intervista, perche' funziona oramai cosi', pochi si prendono la briga non dico di approfondire ma almeno di leggere, basta un titolo, fuorviante come in questo caso, per scatenare la canea urlante. E' evidente come Barbero abbia fatto un discorso quasi antropologico assolutamente corretto, le pseudo femministe invece di volargli al collo dovrebbero sottoscrivere quanto ha affermato ma i social non funzionano cosi'. Se La Stampa avesse titolato “ Barbero; se piu' donne facessero politica, la politica sarebbe migliore” che e' poi il succo della sua intervista forse la massa di imbecilli che gli e' saltata addosso avrebbe dedicato ad altre argomenti il proprio livore. Oramai se vuoi poter dire quello che pensi senza avere in mezzo ai coglioni maniche di disadattati ti devi creare i tuoi social come ho fatto io, il che non vuol dire non dover interagire anche con degli idioti, ma il poterlo fare con adeguati filtri.

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