ARGOMENTO DIVISIVO

Raramente dal dopoguerra ad oggi abbiamo assistito ad un argomento cosi' divisivo per la popolazione come il Green Pass. E' anche vero che siamo di fronte alla prima pandemia dell'era moderna, pandemia che, come e' evidente, ha colto l'intero pianeta completamente impreparato. Senza voler dare un minimo di visibilita' ai delinquenti che l'altro giorno hanno invaso la sede della CGIL esiste una contraddizione nei termini. Se il Green Pass, come sostengono alcuni, e' una imposizione fascista allora in piazza dovrebbero scendere gli antifascisti e non i fascisti stessi, ammesso che quella banda di imbecilli abbia una ideologia in testa. In palestra non chiediamo l'esibizione del certificato, domandiamo semplicemente ai nuovi clienti se ce l'hanno e nulla piu', non credo che a un professionista dello sport tocchino compiti di controllo poliziesco. E' chiaro che tutto il meccanismo sia stato un po' truffaldino, ce lo siamo fatti andare bene perche' e' il solo sistema, insieme all'efficacia indubbia dei vaccini, per mantenere aperte le nostre attivita' senza ricadere negli incubi passati. Detto questo pur non condividendo molte cose che leggo e ascolto, da vaccinato convinto, rispetto chi invece ha scelto di non ricorrere alle dosi per motivi che sono soltanto suoi. Ovviamente se mi arriva il tipo che mi dice “non mi vaccino perche' ho letto su facebook”...allora cerco di cambiare subito discorso perche' so gia' che si volera' basso. Chi e' vaccinato non e' daccordo col fatto che lo stato dovrebbe passare i tamponi gratis a chi non lo e', chi non e' vaccinato ricorda che i vaccini sono stati acquistati dallo stato coi soldi anche delle sue tasse....non se ne esce. Mi raccontano che fra amici si litiga animatamente sulla materia che, come dicevo, e' profondamente divisiva. Noi Villans semplicemente non ne abbiamo parlato, un paio di noi non vaccinati, prima della partita con successiva cena si fanno un tampone risolvendo il tutto senza problemi. 


"Nei momenti in cui dobbiamo prendere una decisione molto importante, è meglio affidarsi all’impulso, alla passione. Perché la ragione generalmente cerca di allontanarci dal sogno, adducendo la giustificazione che non è ancora arrivata l’ora. La ragione ha paura della sconfitta. Ma l’intuizione ama la vita e le sfide della vita."

Paulo Coelho

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