"MAESTRI" DI CALCIO

Gia' dopo le prime 3 partite di campionato sono saltati un paio di allenatori ed un altro paio rischiano la ghirba nella prossima settimana. Trattasi di malcostume tutto italiano, cambiare un allenatore dopo 3 giornate e' una cazzata di proporzioni bibliche perche' non da quasi mai risultati positivi, tanto che l'esonerato rischia poi di essere richiamato dopo l'ennesimo insuccesso di chi gli e' subentrato. Lo scorso anno Semplici ha letteralmente tirato fuori il Cagliari dal baratro, ora gli hanno indebolito la squadra e dopo 3 domeniche lo hanno lasciato a casa per sostituirlo con chi? Mazzarri. Una delle piu' grandi sciagure abbattutesi sul Toro. Al limite puo' servire per mezzo campionato, che vedra' la tua squadra schierarsi con 5 difensori e 4 centrocampisti difensivi, ma poi bisogna farlo correre, invece gli hanno fatto un contratto fino al 2024.  L'altro esonerato e' Di Francesco, sedicente “maestro di calcio” che dopo un paio di buone cose al Sassuolo e mezzo campionato alla Roma ha fatto piu' danni in giro per l'Italia che Bertoldo in Francia. E' stato sostituito da Tudor probabilmente dopo una telefonata del presidente del Verona al nostro Juric per avere qualche referenza. Abbiamo avuto anche noi uno di questi “maestri di calcio”; Giampaolo e la sua faccia lugubre, visto che Cairo non gli prendeva un regista si e' inventato Rincon che ha due lavatrici al posto dei piedi come creatore di gioco. Un buon allenatore se non ha gli uomini per un certo tipo di gioco allora cambia modulo non si inventa un boscaiolo a fare l'orologiaio. Se non arrivava il buon Nicola ora saremo in serie B. Questo per dire che ci sono allenatori che, malgrado i disastri combinati, trovano sempre una panchina perche' probabilmente hanno un procuratore a cui certe societa' devono un favore per un giocatore arrivato o venduto. Ora rischia Castori alla Salernitana, l'impressione e' che quella squadra non la salverebbe neanche Guardiola ma il calcio in Italia funziona cosi'.


"Le cose vere della vita non si studiano né si imparano, ma si incontrano." 
-O. Wilde


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