FINE MERCATO

Si e' concluso il calciomercato piu' sparagnino degli ultimi decenni. Giocatori importanti hanno lasciato il nostro paese come CR7 e Lukaku ma ne sono arrivati altri, meno costosi ma che non e' detto che rendano meno di chi ha scelto altre strade. Il covid ha messo in ginocchio molte societa' e la parola d'ordine e' stata; “risparmiare e pagare, se proprio si deve, eventualmente, a babbo morto”. La seconda squadra torinese si e' ritrovata 200 milioni di buco derivati anche dalla gestione dell'affare Cr7 che avra' anche fatto 100 gol in 3 anni ma, a causa del suo costo, ha bloccato altri eventuali acquisti che avrebbero cambiato le carte. Poi 84 milioni per l'olandese piu' 12 di ingaggio annuo, altri ingaggi folli di inutili svincolati hanno fatto in modo che Elkann piazzasse il suo mastino da guardia Arrivabene in sede, in modo che senza il suo ok non si potesse cambiare neanche il toner della stampante, bloccando altre sciagurate spese del meno sveglio degli Agnelli. I cinesi si sono venduti anche le maniglie della sede nerazzurra, malgrado questo Marotta e' riuscito a mettere insieme una buona squadra che potrebbe anche confermarsi. Buon mercato del Milan anche se ha perso un paio di elementi importanti lasciati arrivare sciaguratamente a fine contratto. Bene la Roma che ha in panchina il piu' grande di tutti, acquisti mirati senza spendere capitali esattamente come la Lazio che se lascera' lavorare Sarri potrebbe davvero fare un buon campionato. Il Napoli e' rimasto fermo come mercato ma aveva gia' una rosa importante, Spalletti non e' l'ultimo arrivato, vedremo. L'Atalanta fara' forse un campionato meno importante rispetto agli ultimi ma sara' sempre li a ridosso delle prime. Il Toro dopo il grido di dolore di Juric ha fatto alcuni acquisti importanti, ovviamente Cairo e' riuscito a guadagnare anche in questi frangenti cosi' difficili. Zima, Praet, Brakelo e Pobega sono ottimi giocatori che potrebbero farci svoltare, ora tocca al mister, dopo i piagnistei, tirarsi su le maniche.


“Zio rompeva le noci di cocco con un pugno, nonna finì in gabbia per aver steso il sindaco di Guarare, la notte in cui nacqui andò al bar a cercare nonno, che stava con una puta, e lo sdraiò con un destro. Mio bisnonno con la testa aperta in due da un machete strisciò fino alla sua fattoria prima di morire. Siamo fatti così, il dolore non c'impressiona. Venivo dalla strada, sapevo solo sopravvivere. Combatti per non morire. La boxe è così. Può umiliare. Devi avere il corazon. Se non vi piace, evitatela”

Roberto Durán Samaniego, l’uomo dalle mani di pietra

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