SPORT MILITARE

Ci sono sport di cui sentiamo parlare una volta ogni 4 anni (in questo caso ogni 5 anni) durante le Olimpiadi. Sono gli sport da cui arrivano tante medaglie, molte insperate, parliamo di atleti di cui difficilmente ricordiamo i nomi ma che regalano lustro al nostro paese, coronando con una medaglia anni ed anni di fatiche, delusioni, vittorie e sacrifici. Io vengo da uno di questi; il Judo, praticato a livello piu' che discreto fra campionati piemontesi e Nazionale Militare. Dopo la naja, almeno in quegli anni iniziava la vita vera che mal si conciliava con lo sport ad alti livelli, a meno di non entrare a far parte dei gruppi sportivi militari, scelta non sempre accessibile e per nulla facile. Parliamoci chiaro, senza i gruppi sportivi militari oggi un buon 80% dello sport italiano sparirebbe, questo non e' affatto un bel segnale. Lo sport ad altissimo livello richiede una dedizione totale sotto ogni punto di vista, deve essere un lavoro a tempo pieno, ma perche' cio' si realizzi occorre che qualcuno si occupi...in solido di te e dei tuoi bisogni, a meno di non avere una famiglia facoltosa alle spalle. Sport come il Judo, le lotte varie, la pesistica, quelli con remi e pagaie, quelli con armi ed archi, buona parte dell'atletica e degli sport invernali e via discorrendo senza i gruppi sportivi militari non potrebbero reggersi con le proprie gambe. Gli introiti del calcio pesano per un buon 70% nel bilancio del Coni, che piaccia o no e' il calcio che mantiene gran parte dello sport nostrano, dove non arriva lui ci pensano il ministero della difesa e quello dell'interno. Fra l'altro sono pure cambiati i parametri, un tempo a fine carriera o finivi ad allenare o in un ufficio a fare fotocopie o ad imparare qualche mansione utile per la divisa che si indossava. Oggi a fine carriera non e' piu' scontato che si rimanga in divisa visto che lo stato ha tagliato i fondi per questa istituzione. Quindi a 35/40 anni ci si ritrova ad inventarsi una vita, cosa piu' facile a dirsi che a farsi.


“Alcuni giocatori si lamentano che li faccio correre troppo? A Pescara vivo sul lungomare, e ogni mattina alle 6 vedo un sacco di persone che corrono. E non li paga nessuno.”

Zdenek Zeman

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