Diario di bordo fb

15/5/2021

Oggi e' il compleanno di Birillo, il mio amato beagle compie 6 anni, credo che sia la notizia piu' importante della giornata, nelle foto potete vedere com'era quando e' arrivato e com'e' oggi. Sei anni di amicizia ed amore assoluto e anche di buona salute, chi ha un cane sa di cosa parlo.

Ieri sera terza partita del mio Aston Villa, peccato ancora che non si possa cenare poi tutti insieme per questo assurdo coprifuoco, mi sono accontentato di un hamburgher dal kebabbaro alle 22, con la macchina dei carabinieri in piazza a Giaveno anche se in giro c'era ancora un sacco di gente che di questa menata, francamente, non ne puo' piu'.

Il giorno 4 maggio avevo fatto la preadesione della regione Piemonte per fare il vaccino, ieri via sms mi e' arrivata la convocazione per il 27 maggio alle 10.39 al polo sanitario di Giaveno, credo che mi tocchera' Astrazeneca anche se io potendo scegliere, opterei per Abdala o Soberana 2, vaccini cubani fatti non per fare soldi ma per immunizzare la popolazione, desiderio che restera' tale, comunque buona efficienza piemontese.

Come era prevedibile non c'e' stata alcuna modifica alle date di riapertura per le attivita' che, in modo criminale, restano ancora chiuse, lunedi' si riunisce il governo dei peggiori per fare il punto della situazione, ho la stessa fiducia che avrei per un paghero' di Urbano Cairo o una fidejussione di Cimminelli.

La cosa buffa e' che se riapriamo l'1 giugno poi il 2 e' di nuovo festa...comunque noi siamo pronti, abbiamo solo bisogno della data sicura che sia il 24 maggio o il primo giugno a questo punto cambia davvero poco.

Non vorrei sprecare troppe parole sulla vergognosa prestazione del Toro contro il Milan, da quando e' arrivato Nicola ha puntato sempre sui soliti 14/15 giocatori, l'altra sera perso per perso ha dato spazio agli altri, non poteva immaginare che questi scendessero in campo con ciabatte ed infradito.

Oggi abbiamo lo Spezia, poi la Lazio ed il Benevento, bastano 3 punti, una vittoria, e siamo salvi. Forza Toro sempre!


28 aprile 1967. Muhammad Ali si rifiuta pubblicamente di combattere in Vietnam. 

“La mia coscienza non mi permette di andare a sparare a mio fratello o a qualche altra persona con la pelle più scura, o a gente povera e affamata nel fango per la grande e potente America. E sparargli per cosa? Non mi hanno mai chiamato 'negro', non mi hanno mai linciato, non mi hanno mai attaccato con i cani, non mi hanno mai privato della mia nazionalità, stuprato o ucciso mia madre e mio padre. Sparargli per cosa? Come posso sparare a quelle povere persone? Allora portatemi in galera”

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