Diario di bordo fb

27/4/2021

Cari ragazzi.

La zona gialla che ci e' stata spacciata come un ritorno alla liberta' e' in realta' un pacco colossale.

Al bar la sola differenza rispetto a quella rossa e' che puoi pisciare nel bagno del locale, per il resto tutto uguale, devi consumare fuori dallo stesso come un barbone visto che tavolini interni e bancone sono off limit. 

I ristoranti possono restare aperti fino alle 22 ma solo con tavolini all'aperto, ieri a Giaveno c'erano 8 gradi durante la giornata, non so la sera, chi pensate che vada al ristorante in queste condizioni, chi si mette il giaccone per mangiare i tajarin?

Palestre chiuse ma piscine all'aperto che aprono il 15 maggio, ma chi cazzo va in piscina open al nord a meta' maggio visto anche che sono quasi tutte comunali e gia' normalmente aprono a giugno?

Coprifuoco alle 22 fino al 31 luglio....chi cazzo viene in vacanza in Italia se alle 10 di sera si deve chiudere in camera?

Ma anche gli italiani chi prenota un albergo su una qualsiasi nostra costa a queste condizioni?

Questi imbecilli al governo sono passati dall'essere mantenuti dalle loro famiglie ad esserlo da parte dello stato, cioe' di tutti noi, gente che non ha mai lavorato, non sa cosa vuol dire alzare una saracinesca ogni mattina ed abbassarla ogni sera. 

Si avvicina venerdi giorno in cui riprenderemo a giocare, fra Villans e amici siamo un gruppo di 25, con le solite defezioni riusciamo sempre ad essere 16/17, giochiamo a 8.

Ci manca ancora un portiere visto che uno dei due lavora quindi ci stiamo attivando per trovarne un altro.

Giocare senza pero' la nostra solita tavolata finale al ristorante e' pero' un godere a meta', che pero' e' pur sempre meglio che non godere per nulla.

Siamo quasi a maggio ma al mattino e alla sera accendo il pellet perche' fa freddo.

Il Toro ieri sera ha perso col Napoli, ci poteva stare, lunedi prossimo col Parma sara' decisiva.

Saluti.

"I selvaggi di Cuba pensavano che l’oro fosse il dio feticcio degli spagnoli. Organizzarono una festa in onore dell’oro, gli intonarono dei canti e poi lo gettarono in mare."

Karl Marx

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