Diario di bordo fb

17/4/2021

Ciao Ragazzi

Sto ancora smaltendo l'incazzatura feroce alla notizia che le palestre riapriranno, per ultime, a giugno. Dopo di noi solo le discoteche 

Un tempo la sinistra, quando esisteva, tutelava il lavoro, creava lo Statuto dei Lavoratori, l'articolo 18, parliamo della sinistra di Pertini, Berlinguer, Togliatti, ora ci ritroviamo Franceschini, Letta,Zingaretti e quel criminale di Speranza, ma che cazzo di sinistra e' quella che si oppone sempre e comunque alla ripresa di una vita normale di lavoro?

Non me ne frega un cazzo dei sussidi veri o presunti, la gente vuole tornare a vivere del proprio sudore. 

Ma come possono capirlo quei personaggi (non solo a sinistra) che non hanno mai lavorato un solo giorno in vita loro? 

Di buono c'e' che dal 26 aprile potremo tornare giocare a calciotto che, contrariamente a pochi mesi fa si e' scoperto meno letale della Lat Machine. 

Giocare ma non mangiare tutti insieme, se alle 22 resta il coprifuoco faccio giusto in tempo a tornare a casa da Torino, altra pagliacciata di livello 10 come direbbe Rocco Schiavone.

Veniamo alle belle cose, oggi su tutte le piattaforme, you tube compreso, esce il primo pezzo di Pablo Ferre, il mio giovane nipote che ha utilizzato bene questo anno in cui i ragazzi sono statisegregati in casa.

La passione per la musica e lo sport (e' un Villans) l'ha ereditata dal padre ma un po' anche dallo zio.

Vi invito ad andare ad ascoltare il pezzo, e' in linea con cio' che oggi i giovani ascoltano e suonano, esattamente come accadeva a noi a quell'eta'.

Oggi e' previsto un aumento delle temperature, qua' ha nevicato negli scorsi 2 giorni, ieri sono andato a correre con 2 gradi, il 16 aprile...

Domani il Toro ospita la Roma che avra' in testa la semifinale di Europa League con lo United, un pari potrebbe andare bene ma se si vince allora e' quasi fatta.

Buon week end.


“Giocare a tennis è la cosa che amo di più, è un onore stare cinque ore su un campo perché so di essere un privilegiato. Io posso vivere giocando a tennis, mentre ci sono persone che non possono nemmeno permettersi una racchetta”

Jannik Sinner

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