I POSTI IN CUI VIVERE

Ci sono alcune cose, alcune scelte, che migliorano, di molto la qualita' della vita, la stessa qualita' a cui tutti abbiamo il dovere di tendere. Il posto dove viviamo e' una di queste. Oltre 15 anni fa scelsi di lasciare Torino per trasferirmi in bassa val Susa. Anche a Torino pur essendo cresciuto in periferici quartieri popolari ho abitato in bei posti. Per anni ho avuto palestre in centro abitando in alcune delle piu' belle vie della citta', il centro di Torino e' davvero bello ma anche scomodo per parcheggi, casino ed altre problematiche tipiche delle grandi citta'. Ho abitato in collina ma scendere nelle ore di punta in corso Moncalieri era un autentico delirio. Poi mi sono trasferito dove sono ora, 900 metri di altezza, 35 km dal capoluogo, una zona considerata turistica dove moltissimi torinesi hanno la seconda casa. Piccolo grazioso appartamento all'interno di un compesso residenziale con un piccolo parco privato. Da marzo ad ottobre e' un incanto, in inverno occorre essere attrezzati. In questo inverno freddo e nevoso sono alcuni giorni che si fatica ad uscire per la neve, sulla strada passano gli spalaneve ma la discesa di casa ci tocca, anzi, mi tocca visto che in inverno da me non ci vive quasi nessuno. Per abitare da queste parti in inverno devi essere attrezzato, avere un'auto 4×4, gomme termiche, pale per la neve, sale e via discorrendo, altrimenti stai a casa. Pero' vivere fuori dai coglioni non ha prezzo, poi d'estate hai i laghi di Avigliana, il fiume Sangone, le merende sinoire. Confesso che mi sarebbe piaciuto anche vivere al mare, non so se capitera' ma mi sarebbe piaciuto, una cosa tipo Montalbano a Vigata ma so di pisciare lungo. Anche a Cuba ho scelto una citta' relativamente piccola come Las Tunas, adoro l'Avana ma per qualche giorno poi cerco soluzioni piu' piccole, piu' intime. Forse e' parte della parabola della vita, quando sei piu' giovane vuoi il casimo poi cerchi la tranquillita', o forse proprio perche', per mestiere, sono nel casino, al di fuori di un ambito lavorativo preferisco starmene lontano il piu' possibile da tutto e tutti. Sinceramente in un condominio cittadino col lockdown di marzo, quello piu' morbido attuale, sarei impazzito. Meglio anche per motivi di sicurezza la pace di questi monti.

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