Diario di bordo fb

11/12/2020

Salve Ragazzi

Ieri ho affrontato di sfuggita la morte di Paolo Rossi e di tutto cio' che, per la gente della mia generazione ma non solo, ha rappresentato.

Domani pubblichero' un pezzo su di lui sul blog Guascone, il contenitore dove scrivo 2 pezzi alla settimana, inserisco questi scritti ed i video sul Toro, in pratica tutto cio' che esula da Cuba.

Qua' voglio solo ricordare quel 1982, anno per me fondamentale.

Ad aprile, precisamente il 20 terminai l'anno di servizio alla Partita col mio cappello Alpino che ancora e' appeso ad un muro di casa mia perche' non si smette mai di essere Alpini se lo sei stato a 20 anni. L'Aston Villa vinse la Coppa dei Campioni, se non sbaglio nella finale di Roma, nacque cosi' la nostra squadra di calcio che prende il nome di quella squadra e che nel 2022 compira' 40 anni, lo fara' in campo, giocando l'ennesima partita.

Quell'estate con gli amici di sempre e per sempre facemmo la vacanza della vita a Senigallia in campeggio.

Quella vacanza elevata a mito personale di cui poi parli per decenni negli storici discorsi da dopocena, sempre con gli amici per sempre che con te hanno condiviso quei giorni.

Mi iscrissi al quarto e quinto anno, da privatista, presso un istituto tecnico, scelta che mi porto' l'anno dopo a prendere la maturita' ed entrare all'Isef.

Poi ci furono quei mondiali e Paolo Rossi, Pablito.

Ricordo tutto, le polemiche dei giornalisti, le prime 3 inguardabili partite, Gentile che salta in groppa a Maradona, la vittoria contro forse il piu' forte Brasile della storia, la semifinale coi polacchi poi la finale coi tedeschi...il rigore sbagliato da Cabrini, il trionfo, il Presidente Partigiano Pertini che salta in piedi come un ragazzino sotto gli occhi allibiti di Re Juan Carlos urlando “Non ci prendono piu'!”

La partita a scopa nell'aereo presidenziale durante il rientro in Italia, 40 mila persone a Ciampino ad aspettare Paolo Rossi, Bearzot e gli eroi di quel mondiale.

Grazie Paolo....di tutto.

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