Diario di bordo fb

 

27/11/2020

Cari Ragazzi

Fatemi parlare ancora, un'ultima volta di Diego.

Questa morte mi ha colpito al di la delle mie aspettative, sono un quasi sessantenne che, con alcuni coetanei, continua a correre dietro un pallone come quando era ragazzino, credo e temo che continuero' a farlo fino a quando avro' un alito di fiato in corpo.

Decine di migliaia di persone stanno visitando il feretro nella Casa Rosada a Buenos Aires, tifosi del Boca e Fratelli del River che si abbracciano, disordini perche' non tutta la gente riesce ad entrare tanto e' l'amore di tutto un paese per colui che ne e' stato il Dio, in campo e fuori.

Vedevo che a Mosca molta gente ha lasciato fiori fuori dal portone dell'ambasciata di Argentina, la stessa cosa sta' accadendo in ogni altra parte del mondo.

Ho visto le migliaia di fiori, foto, sciarpe davanti al S.Paolo che a breve si chiamera' Stadio Diego Armando Maradona.

Un giocatore di calcio non puo' fare tutto questo, non puo' veicolare tanto amore, non e' comprensibile.

C'e' dell'altro, Maradona e' stato molto ma molto di piu' di un calciatore, e' stato un simbolo di rivalsa per gli ultimi, un ideale che va al di la' dei suoi meriti e di cio' che e' stato, un icona.

Ho visto molte persone a Baires passare davanti al feretro col pugno chiuso alzato e questo non e' stato per il calciatore, e' stato per l'uomo, il Rivoluzionario, l'amico della povera gente ed e' strano se pensiamo che ultimamente viveva a Dubai.

Mentre il suo feretro passava per le vie di Buenos Aires tutto il popolo gli rendeva omaggio con le lacrime agli occhi, sembrava il feretro di Fidel a Cuba durante il suo ultimo viaggio.

Nessuno diventa una leggenda per un colpo di mano durante un mondiale, lui c'e' riuscito, con tutti i suoi limiti e' stato il compagno ideale per chi abbia vestito la sua stessa camiseta, basta ascoltare quello che dicono i suoi ex compagni.

Gli ho voluto bene, da tifoso, da calciatore, da uomo, da amante del calcio e dello sport, da Rivoluzionario .

Mi manchera'.


[30 luglio 1987, dopo aver fatto visita a Fidel Castro]

«D’ora in avanti ricorderò sempre i bei momenti trascorsi qui da voi e non dimenticherò che devo ritornare per ripagarvi di tutto ciò. Mi piacerebbe diventare ‘il padrino’ del calcio cubano».

Commenti

  1. Viveva a Dubai in quanto uomo immagine dei prossimi mondiali 2022 in Quatar. La Quatar airways cannonegiava il viaggio aereo con tutta la carriera di Diego. Francesco Franz

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