Diario DI BORDO FB


17/11/2020

Ciao a tutti

Siamo entrati in una nuova settimana di “rossita'”, alcuni paesi europei parlano di lievi segnali positivi da parte della curva pandemica, speriamo bene anche per il nostro paese. Succedono cose...meravigliose, una ditta afferma di avere il vaccino ed il giorno dopo il proprietario vende le sue azioni facendo una palata di soldi, il direttore dell'inutile e onnipresente Radio Maria dice che il virus e' colpa di Satana ecc... L'obiettivo di riempirmi comunque la giornata posso dire di avero abbastanza centrato, magari piccole cose ma che aiutano a tirare sera, questa mattina scendo a Rivoli in palestra, visita di “lavoro” quindi fattibile, vado a vedere la buca delle lettere e se tutto e' a posto anche perche' prima o poi riaprire mo. A livello di controlli, rispetto a marzo, mi sembra che tutto sia decisamente piu' blando, anche perche' piu' blande sono le chiusure di questo secondo lockdown, i carabinieri almeno qua si vedono poco, piu' presenti i vigili urbani. Sabato avevo dimenticato di acquistare una cosa al solito market allora sono andato nel negozietto montano di dove vivo, conosco il proprietario, mi diceva che mentre a marzo gli affari gli erano andati alla grande, ora tutto sommato fa gli incassi degli anni precedenti. Probabilmente la gente ha capito che comunque gli alimentari sono sempre aperti e ben riforniti, non e' il caso di fare incetta di tutto come se domani sbarcassero gli alieni o la Corea del Nord ci invades se. Il paese dove vivo, sarebbe meglio dire la borgata, e' sulla strada che porta alla sagra di S.Michele, zona di grandi pellegrinaggi e di ciclisti, visto che poi si scende dall'altro versante ad Avigliana con splendide viste sui laghi, normalmente anche nei giorni festivi e' meta dei pedalatori che spesso e volentieri si prendono tutte le mie bestemmie perche' tendono a confondere riga con fila. Ebbene anche questi, col nuovo dpcm, sono spariti visto che il passaggio fra i vari comuni e' inibito, mi dispiace per loro ma almeno possiamo giudare un po' piu' tranquili, i ciclisti veri sanno come comportarsi, quelli improvvisati molto meno.

Un saluto a tutti.


"Quando ho sentito Guardiola parlare bene di me, mi sono commosso.  Per me Pep è come un figlio, seguo le sue partite in tv, faccio il tifo per lui: una persona rispettosa e meravigliosa che ha segnato la mia vita e la carriera. Vi racconto un aneddoto: quattro giorni prima della finale di Champions del 2009 a Roma, giocava il suo Barcellona contro il Manchester United. Squillò il telefono di casa e andò a rispondere mio nipote. “Nonno, c’è Guardiola al telefono”.  Io sbuffai e presi la cornetta in mano: “Pronto, chi è?”. 

E lui: “Mister, sono Pep”. 

“Sì, e io so' Garibaldi”. I miei amici di Ascoli mi fanno spesso degli scherzi, pensavo fossero loro. 

“No, mister, sono davvero Pep. Volevo invitarla alla finale”. 

“Pep, ma tu tra quattro giorni giochi la finale di Champions e pensi a me?”. 

“Sì mister, penso a lei e la voglio in tribuna”. 

Ci andai. E lui vinse".

Carlo Mazzone

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