LA BUONA MIRA DEL VIRUS


Guardiamoci negli occhi e diciamoci la verita'.
Quando abbiamo saputo di Bolsonaro contagiato dal Covid 19...un largo sorriso lo abbiamo fatto.
Personalmente il sorriso mi si e'allargato quando ho saputo che anche il troione golpista boliviano si e' beccato il virus.
Non si dovrebbe, e' peccato (da ateo posso tranquillamente fottermene) e' una cosa che non si dovrebbe fare ma...lo abbiamo fatto.
Se poi capitasse a Trump o a qualche nostrano sovranista poi sai che risate.
Dico questo senza rimorsi particolari, parliamo di criminali che, 
sottovalutando il problema non hanno fatto altro che causare decine di migliaia di morti fra i propri concittadini.
Le cronache di questi giorni parlano di 60/70 mila contagiati al giorno negli Stati Uniti, eppure i governatori repubblicani 
continuano a rifiutare provvedimenti di prudenza lasciando spiagge aperte e permettendo festini ovunque.
Il Brasile la situazione e' oramai fuori controllo per colpa di questo
cagasotto di finto macho, che ora si e' eclissato dalle scene per curarsi visto che e' toccato a lui.
Un po' di soddisfazione noi europei, sopratutto noi italiani nei confronti di questa gente dobbiamo avercela, siamo stati cosi' coglioni da chiuderci in casa per oltre 2 mesi, rinunciando al 
lavoro, al denaro, alla liberta', alle risorse necessarie per mandare 
avanti la famiglia per dare il nostro contributo perche' questa merda sparisse definitivamente dal nostro paese?
Non ci giravano i coglioni quando guardavamo Bolsonaro che faceva il figo o Trump che promuoveva adunate come quella di Tulsa dove poi i contagi sono aumentati in modo esponenziale e 
noi chiusi in casa a mettere la bandiera sul balcone?
Ora l'Europa va meglio ed anche il nostro paese, pur con le mille prudenze e la mascherina da usare, sta' faticosamente vedendo la luce alla fine del tunnel.
Bolsonaro, Trump, la tipa boliviana, il Boris Britannico e...magari qualche nostro sovranista raccolgano quanto seminato.

Commenti




  1. Non serviva la sconfitta contro l’Inter a San Siro per avere conferme degli enormi limiti di questo Toro, povero di qualità e con una fase difensiva non all’altezza. Non serviva questa partita per capire che la squadra, vada come vada, andrà profondamente rivoluzionata al termine della stagione. Era però lecito aspettarsi un Toro capace di mantenere la spina attaccata per novanta minuti, senza cadere in errori individuali assolutamente evitabili. Che l’Inter sarebbe partita forte ad inizio ripresa era prevedibile, ma i granata hanno steso ai nerazzurri il tappeto rosso prendendo gol ingenuamente su palle inattive, deludendo ancora una volta chi sperava in uno squillo fuori casa in quest’annata davvero povera di soddisfazioni.
    Ora il Torino deve archiviare quest’altra delusione e lo deve fare in fretta: giovedì sera lo scontro diretto con il Genoa vale la salvezza. Per una volta, ai giocatori spetterà mettere attenzione e concentrazione per novanta minuti. C’è da salvare una squadra, una stagione, la faccia di tutti. Longo non può che ripartire dalle cose positive di San Siro: l’ordine tattico del primo tempo, il buon impatto dei giovani Millico e Singo (dura, però, lanciarli con decisione in un momento così delicato). Soprattutto, il momento di forma di Belotti, il capitano, la guida di questa squadra. A lui va chiesto un altro sforzo nella partita contro il Genoa. A lui dovranno poi essere fornite le giuste garanzie per un futuro migliore.

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

CESARE PAVESE

BOICOTTAGGI

È INIZIATA...