IL TEMPO


Una delle cose che ripete spesso Pepe Mujica, ex presidente dell'Uruguay e che “le cose che noi acquistiamo in realta' non le paghiamo col denaro, ma col tempo impiegato per guadagnarlo, 
tempo che viene sottratto alla nostra vita”.
Mi piace spesso scrivere, ripetere e ripetermi questa frase perche' 
penso che rappresenti in modo assolutamente esatto come tutti noi 
dovremo vivere la nostra vita che, ricordo sempre anche questo, e' 
la sola che ci e' stata data.
Mio padre 3 anni dopo essere andato in pensione a 53 anni (all'epoca la Fornero era a fare danni altrove, quindi si andava in pensione abbastanza presto) si compro' una casetta in montagna 
per godersi bene la vita, dopo 3 anni qualcuno lassu' decise che il suo tempo era finito.
Quindi una vita di lavoro, poi a un bel momento tutto finisce e non ti sei goduto quasi niente.
Da allora mi sono riproposto che, parafrasando Baglioni, la vita e' adesso, non faccio sacrifici in attesa di tempi migliori, tolto un chiamiamolo “fondo salute” spendo in viaggi, buona vita e figa tutto quello che guadagno....come direbbe George Best...il resto lo spreco.
Quindi anche questa nuova attivita' che partira' a inizio settembre, una piccola ma agguerrita palestrina, entra a pieno diritto in questo novero di situazioni.
Il primo anno, tolti 3 canonici viaggi a Cuba o....chissa' magari altrove, ci lavorero' il giusto per lanciarla ma dal secondo o al massimo dal terzo anno, in accordo col mio socio mi piacerebbe 
che la mandassimo avanti 3 mesi a testa.
Tre mesi qua' a darci dentro poi 3 mesi via, altri 3 mesi qua' ed altri 3 mesi via...il tutto con le giuste entrate economiche senza le quali diventa tutto complicato.
La qualita' della vita' deve essere la prima cosa come anche questo
maledetto lockdown ci ha insegnato, gli anni passano, quelli buoni veramente credo e temo siano sempre meno, e' un delitto non passarli alla grande fino a quando il fisico e gli acciacchi lo 
consentono.
Mai avere rimpianti amici miei.

Commenti

  1. VATTA – «La sua scomparsa è stata dolorosa per tutti, lo ricordiamo con grande affetto perché è stato un maestro di calcio e di vita. Ricordo che quando ho cominciato a fare l’allenatore venne a trovarmi e mi disse: ‘Moreno, ricordati che non sarà difficile insegnare, sarà difficile insegnare a saper apprendere che è la cosa più difficile del tuo lavoro’. E anche nel 2015 ci fu un episodio per me molto particolare: al Toro Ventura vinse il premio come miglior allenatore della prima squadra e io quello del settore giovanile, ricevemmo i rispettivi premi da Sacchi e Vatta. Il lutto al braccio è doveroso, dovremo approcciare la gara con spirito importante e combattivo e mantenerlo per tutti e 90 i minuti».

    SPAL – «Non dobbiamo abbassare la guardia, lo abbiamo visto con il Verona: non hanno nulla da perdere e possono mettere in difficoltà chiunque, dobbiamo alzare l’attenzione perché sappiamo cosa c’è in palio».

    DE SILVESTRI – «Ci dispiace perché abbiamo perso un ottimo giocatore e un ottimo uomo, dopo Baselli è il secondo grave infortunio. Ci sarà spazio sicuramente per chi è stato a disposizione come Aina e Singo, che credo e spero abbiano voglia di giocare».

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  2. PROF SARACENI
    Un amico mi spiega che un appuntato, senza la supervisione di un superiore, solitamente non svolge attività investigativa, può tuttavia procedere all’arresto se assiste ad un crimine - in flagranza di reato.

    Arresto che per la sua caserma si traduce con la parola “produttività”, stima da parte del Corpo, premi e prospettive di carriera.

    Benissimo.

    I carabinieri infedeli di Piacenza, negli ultimi tre anni, hanno eseguito 40 arresti tutti uguali: casualmente, mentre erano al parco, qualcuno spacciava droga proprio sotto i loro occhi, lo inseguivano, il sospettato cadeva - facendosi molto male da solo - oppure reagiva - costringendoli a picchiarlo, per legittima difesa.

    40 volte in tre anni.
    Spesso, una volta a settimana.
    40 verbali tutti uguali.
    Sempre lo stesso identico schema.

    Adesso capite perché si investiga sulla catena di comando?

    Era davvero così difficile capire che alla caserma “Levante” c’era qualcosa di marcio?

    Roma 25.7.2020

    Sembra un film, invece è l’Italia.

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