IL CAZZARO E BERLINGUER
Ha fatto scalpore, piu' che altro ha fatto sorridere l'affermazione del cazzaro verde Salvini, riguardante il fatto che la Lega abbia fatto proprie molte idee di Enrico Berlinguer e del PCI dell'epoca.
Salvini dalla minchiata del Papetee non ne azzecca piu' una neanche se sbaglia, e' palese come sia in difficolta' ogni volta che un giornalista, uno qualsiasi, cerchi di approfondire un argomento.
Il problema e' culturale, se gli togli i migranti e la “lista della spesa” che fa ad ogni intervento resta davvero poco o nulla.
Gli mancano le basi, quelle minime per fare una analisi politica, e' solo un triste populista che cerca di parlare alla pancia della gente, pero' il giochino gli riesce sempre meno.
Ovviamente questa cosa di Berlinguer e' una minchiata pazzesca ma anche in una minchiata si puo' trovare un minimo di verita'.
E' indubbio che, con la reale assenza di una sinistra vera nel paese si sia aperto un cratere proprio a sinistra dove si e' infilata la Lega nella sua versione piu' populista e caciarona.
Aveva iniziato Bossi che, un po' per la canottiera sporca di sugo e un po' per il lessico casereccio, era riuscito a portare a casa una parte dell'elettorato storicamente di sinistra.
Se poi la sinistra e' stata rappresentata da quel ciarlatano di Renzi ed ora da Zingaretti e' facile che l'operazione sia stata portata in porto senza troppe difficolta'.
Se l'operaio, (ne esistono ancora davvero tanti) il piccolo imprenditore, lo studente non trovano piu' un punto di riferimento vicino a loro e' facile che il primo suonatore di piffero di passaggio riesca a portarsi via qualcuno.
Pensare che Lega di oggi, razzista, omofoba, che vuole porti chiusi e gente in fondo al mare possa davvero rappresentare chi, storicamente, e' sempre stato internazionalista, solidale, aperto al nuovo e al diverso e' davvero un segno della degenerazione dei
nostri tempi.
Serve di nuovo una sinistra vera, di classe, internazionalista, che si prenda cura seriamente di chi in questo paese vive e lavora, non dogmatica e ben piantata coi piedi a terra.
Ogni tanto date un'occhiata a Marco Rizzo ed al suo Partito.
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Marco Rizzo
RispondiEliminaQuesta sinistra negli ultimi 30-40 anni poco alla volta è riuscita quasi a passare dall’altra parte. Hanno votato il governo Dini, le privatizzazioni, il jobs act… tutte cose che la sinistra non poteva e non doveva fare. Poco alla volta la sinistra è stata odiata dal popolo. Bisogna dire che queste persone, il Partito Democratico, Italia Viva, Renzi e Zingaretti, davvero mi fanno pensare l’altra parte. Questa sinistra fa talmente schifo che potrebbe anche fare un governo con Berlusconi o con Salvini!“ https://m.youtube.com/watch?v=qRLeH7mYQBs&feature=youtu.be
“La potenza di Meité e la grinta di Rincon danno ai granata l’equilibrio che serve. E il francese ha raccolto l’eredità di Baselli” scrive il Corriere di Torino in una pagina interamente dedicata al centrocampo del Toro. Meité è stato uno dei migliori dalla ripresa e incontra l’Inter a San Siro. Proprio a Milano si rese protagonista del bellissimo goal del pareggio dopo una prestazione stellare. Derby personale per Verdi, cresciuto nelle giovanili del Milan e in un ottimo momento di forma: “Tutto un altro Verdi, dunque, rispetto alle gare prima dello stop del campionato. E pensare che, al momento della ripresa, le cose non erano affatto iniziate nel migliore dei modi…”
RispondiEliminaADRIANO PANATTA
RispondiEliminaPer Berlinguer dovevamo andare in Cile. E voleva lo sapessimo. Per il segretario del Pci non sarebbe stato giusto che la Coppa finisse nelle mani del Cile del regime-Pinochet piuttosto che nelle nostre. Da lì in poi la strada verso la partenza si fece in discesa. Fu come un liberatutti. Il governo Andreotti disse che lasciava libero il Coni di decidere, quest’ultimo lasciò libera la Federazione e di fatto ci ritrovammo a Santiago, liberi di vincere. Grazie a Berlinguer“. La Repubblica, 2009.