TEMPI DURI
In questi giorni vado al bar a fare colazione, ogni tanto a cena al
ristorante, tutti i giorni in palestra ad allenarmi.
Tutti quanti gli amici proprietari di queste attivita' commerciali,
nessuno escluso, mi dicono che stanno lavorando la 20/30%
rispetto allo scorso anno nello stesso periodo.
Stanno riaprendo in questi giorni i campeggi sulla costa ligure,
anche da loro e' presumibile che l'estate sara' un bagno di sangue
di dimensioni bibliche.
Parliamo di gente, sopratutto nel caso delle attivita' commerciali,
che e' stata chiusa dai primi di marzo fino ad un paio di settimane
fa, molti di loro non hanno visto i 600 euro, cosi' come ci sono
ancora tanti lavoratori che non hanno ancora percepito nulla della
cassa integrazione a cui hanno diritto.
E' stato rimandato il pagamento dei tributi per qualche mese ma
dopo l'estate si dovranno pagare sia per i mesi di lockdown sia per
quelli successivi, malgrado un calo di fatturato del 70/80%.
Molti sono andtati in banca per chiedere i 10/20/25 mila euro del
prestito garantito dallo stato, ma la loro richiesta e' rimasta
imbottigliata nel fondo di garanzia e non ne hanno piu' saputo
nulla.
Pare che FCA i 6,3 milioni richiesti tramite le stesse garanzie
statali li abbia gia' in giberna.
Ora il paese pare stia ripartendo ma le vere conseguenze di questo
maledetto periodo si vedranno in autunno quando davvero
occorrera' fare 2 conti come si deve.
Uno stato solido con le casse piene come la Germania non ha
mandato la gente col cappello in mano in banca ma ha provveduto,
di cassa, a dare una mano a chi ne aveva bisogno.
Purtroppo questa pandemia ci ha colto con il culo per terra, a
malapena lo stato e' riuscito a dare i 600 euro e neanche a tutti, per
il resto hanno mandato la gente in banca.
Questo a prescindere da quale governo ci sia in carica, nessuno ha
il coniglio nel cappello.
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