FCA


Avrete tutti letto della richiesta di Fca di attingere al prestito 
garantito dallo stato italiano, nella misura di quasi 6,5 miliardi di 
euro.
Solo 20 anni fa una richiesta simile sarebbe stata considerata una 
barzelletta, un'azienda con sede legale in Olanda e sede fiscale in 
Gran Bretagna (fuori dalla UE) che chiede un prestito garantito 
dallo stato italiano per salvaguardare i suoi dividendi che verrannodistribuiti esentasse fuori dal nostro paese.
Orlando del PD, non esattamente Stalin, ha affermato che se vogliono questi soldi devono riportare sede legale e fiscale in Italia, pare che tutte le forze politiche, iniziando da quella cabarettistica di Renzi, si sono dimostrate possibiliste nei 
confronti di questa sonora vergogna.
Tutte favorevoli, da destra a sinistra eventuale, contrari solo Calenda ed il mio amico Marco Rizzo.
Da torinese conosco bene quell'azienda, ho avuto nonni e zii 
impiegati in Fiat, quindi a Torino conosciamo bene chi sia quella 
gente.
Nei decenni la Fiat ha ricevuto denaro pubblico per 3 volte il suo 
valore, minacciando ogni volta la pace sociale con il ventilato 
licenziamento di migliaia di operai ed impiegati, se i soldi agognati non arrivavano.
Quando le cose andavano male interveniva lo stato con sussidi e 
cassa integrazione, quando andavano bene si spartivano i 
dividendi, a volte fingevano difficolta' chiedendo denaro mentre in realta' Mirafiori faceva i 3 turni, per soddisfare le richieste del mercato.
Ora, con decine di migliaia di piccoli imprenditori alla canna del gas, operai ed artigiani che aspettano da marzo la cassa integrazione il tutto a causa del maledetto virus, dovremo dare dei soldi a chi ha delocalizzato la produzione portandola all'estero, pagando meno tasse in un paese come l'Olanda, che si permette di farci la morale come fosse un paese virtuoso, senza nessuna garanzia che quei denari vengano investiti nel nostro paese.
Davvero ci vorrebbe una Rivoluzione!

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