COMPETENZE
Se una cosa questo maledetto virus ci puo' avere insegnato e' il
valore delle competenze.
Concetto che, per chi opera nel settore privato, e' una banalita'
essendo la meritocrazia il solo parametro che abbia un valore, ma
nel settore pubblico pare che si tratti ancora di concetti misteriosi.
Se dopo 3 mesi di lockdown, contatti quotidiani con medici, professori, scienziati, virologi e affini l'assessore al welfare della
regione Lombardia spara cazzate sul fatto che ci vogliono 2
contagiati per impestare lui allora vuol dire, evidentemente, che
quell'uomo non sia nel posto giusto e vada rimosso al piu' presto
dall'incarico.
Se in una mia palestra voglio inserire un corso di zumba prendo
una ragazza che conosca l'argomento, lo sappia insegnare e sappia relazionarsi bene con la gente.
Se non facessi cosi' andrei incontro ad un fallimento.
Allo stesso modo nei settori pubblici cosi' delicati occorre gente
competente, non il solito politico del cazzo in cerca di visibilita'.
Mi dispiace che Fontana debba girare con la scorta, ma e' indubbio
che lui ed il suo sodale assessore abbiano sulla coscienza molti
cittadini lombardi deceduti.
Se la mia istruttrice fa male il suo lavoro, al massimo perdo
clienti, se lo fa l'assessore al welfare o il presidente di una regione,
muoiono persone.
Non e' la stessa cosa.
Questa crisi ci ha messo nelle mani, oltre che di questi figuri di
altre figure professionali che hanno dimostrato, una volta di piu',
che il sapere fare le cose risolve problemi e salva vite.
Se in un ospedale ci metti bravi medici ,ottimi infermieri, lo fai
gestire da un primario coi controcazzi allora hai messo ognuno al posto giusto e questa e' una buona base di partenza perlomeno per non fare casini.
Se in sala pesi in palestra metto uno che fino a ieri faceva il
panettiere, a insegnare spinning la commessa del negozio di
abbigliamento all'angolo allora ho gia' perso prima ancora di
iniziare.
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