ANNI SENZA FIATO
Sono convinto che molte delle cose veramente importanti della nostra vita ci capitino quando siamo ragazzi, a volte addirittura adolescenti. La amicizie piu' vere sono quelle quando da condividere c'era spesso solo un pallone ed un terroso campo da calcio in periferia, queste amicizie te le porti dietro, se sei fortunato come il sottoscritto, per tutta la vita. Anche la musica si muove in questo modo, le canzoni, i suoni, i gruppi che ascoltavi da ragazzo che hanno fatto da colonna sonora di quegli anni, anche se poi crescendo hai ascoltato musica completamente differente, ti rimangono in un angolo del cuore e dell'anima. La notizia della morte di Stefano D'Orazio, storico batterista dei Pooh mi ha riportato indietro di almeno 45 anni. Imparai a suonare la chitarra presto, era un ottimo modo per fare colpo sulle ragazze, specialmente (come canto' Finardi) in fondo alla corriera al ritorno dalle gite della scuola, a patto di sapere bene quando posare lo strumento onde evitare di reggere il moccolo. Un gruppo di amici dell'oratorio mise su una band, avevamo 14/15 anni, c'erano gia' 2 chitarristi bravi, un batterista, un tastierista, mancava il bassista. Mi feci comprare un basso dai miei genitori ed iniziai a suonare con loro, cover band dei Pooh. Non ero convintissimo, ero un giovanissimo rocker, andai a vedere un paio di concerti del famoso gruppo dal vivo e mi accorsi che erano davvero bravi. Ovviamente presi come riferimento Red Canzian, mi feci crescere i capelli fino alle spalle, la faccia da bravo ragazzo tutto sommato da non buttare via l'avevo gia'. Provavamo in un locale della parrocchia, facemmo anche alcuni concerti nel cinema sempre della parrocchia, a volte suonavamo a messa la domenica mattina, in realta' era solo un pretesto per suonare dal vivo davanti a tanta gente. Eravamo bravini, ricordo le tante prove prima di un concerto, la paura di fare figuracce davanti a tutti, sopratutto davanti alla ragazzina che ognuno di noi aveva. Gli anni poi passarono, ognuno prese la sua strada e mi ritrovai a suonare il basso in altri gruppi, uno in particolare di cui almeno un paio fanno parte attualmente dei miei amici di sempre e per sempre, facevamo un'altro tipo di musica; rock, funky, Boss, Pink Floyd e cose simili, in questo caso facemmo decisamente piu' concerti, eravamo piu' grandicelli, ricordo che suonammo nelle circoscrizioni, in alcune piazze, nelle feste popolari, in alcune feste dell'Unita', era una cosa diversa rispetto alla candida band che adorava i Pooh di quando eravamo davvero ragazzini. Oggi strimpello un po' in casa la chitarra, mi piacerebbe ricomprarmi il basso per tornare all'antico amore, magari anche solo per suonarlo in casa con una base sotto, magari uno di questi giorni lo faccio. Per questa ragione con Stefano D'orazio se ne va anche un pezzo mio di adolescenza, il ricordo di tante serate passate provando magari il giro di basso per lo splendido assolo di chitarra finale di Parsifal. Ciao Stefano, grazie di tutto e di quegli anni.
Fai buon viaggio amico mio.
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