Alcuni giorni fa ho rivisto la finction su Pietro Mennea, prodotta da Luca Barbareschi che ricopriva nello sceneggiato anche il ruolo di Vittori, storico allenatore del campione. Si tratta di un bello spaccato sulla vita degli anni 70/80, di un ragazzo del sud di umili origini dotato di un discreto talento ma non in misura eccessiva che, grazie ad una forza di volonta' esagerata ha raggiunto, nello sport come nella vita, risultati eccezionali. Mi e' capitato recentemente di vedere le sue tabelle di allenamento, semplicemente mostruose ed improponibili agli atleti di oggi. Lo sceneggiato mette anche in risalto la gestione mafiosa della Fidal dell'epoca in mano a Primo Nebbiolo. Il tutto nasce nel 1970 alle olimpiadi di Monaco, dove Pietro ventenne vinse la medaglia d'argento, olimpadi tragiche per l'uccisione di alcuni atleti israeliani da parte di un commando palestinese. Dopo quella olimpiade iniziano i problemi fra Mennea e la Fidal tanto che il suo allenatore vie...
Speriamo non sia la luce di una candela
RispondiEliminaSperiamo....
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