MOTORI

 

Vi devo confessare che non sono un grande appassionato di motori, la Formula 1 mi annoia, a volte guardo il motomondiale ma solo per Valentino, ignoro sia la superbike che la formula uno elettrica che mi sembra una minchiata, magari sono io che non la capisco. Seguo pero' sempre i risultati della Rossa di Maranello, in fondo parliamo di un orgoglio italiano nel mondo. Dopo la guida di Montezemolo arrivo' Marchionne a dire che era il momento di cambiare, che bisognava fare il salto di qualita', da allora le cose mi pare che vadano di male in peggio. Quest'anno poi stiamo davvero raschiando il fondo del barile, ripeto non ho visto una gara ma quando leggo di Ferrari doppiata o al 13/14 posto non sono per nulla contento. Non so cosa non vada, arrivano piloti che altrove vincono il mondiale ed in Ferrari cadono nell'anonimato, non so se si stanno investendo le giuste risorse ne tantomeno se i piloti attuali siano all'altezza. Quello che so e' che mi pare la peggior Ferrari degli ultimi decenni. Quando sono a casa guardo il motomondiale, sono da sempre un fan di Velentino, il personaggio mi e' sempre piaciuto sia sulla moto che fuori, credo che quando decidera' di smettere sara' un brutto colpo per tutto il circo, un po' come nello sci quando ha smesso Albertone Tomba. Pero' oramai il nostro eroe e' over 40, in quello sport rischi le piume ad ogni gara, avete visto all'ultima o penultima gara come sia stato un attimo per Vale salvare le penne o lasciarcele, sono cose che se sei un ragazzo ti scaricano adrenalina incosciente, ma se sei un signore di piu' di 40 anni ti fanno riflettere sul perche' continuare a correre. Forse doveva smettere qualche anno fa, le ultime stagioni sono state buone ma non in linea con quelle degli anni d'oro. In tutti gli sport gli esempi di gente che ha smesso con qualche anno di ritardo sono all'ordine del giorno, non e' facile come fece la Pennetta, andarsene da vincitrici, occorre intelligenza, programmazione ed un solido piano B. Poi ci sono una valanga di soldi di mezzo, lo capisco, spero solo che dopo essere passato da possibile vincente a possibile piazzato la traettoria di Vale non punti ulteriormente verso il basso. Sarebbe davvero un peccato.

Commenti

  1. Leclerc 11°
    COSÌ LE FERRARI— Per la Ferrari è stata la giornata difficile che ci si attendeva. Lontane nei tempi al mattino, al pomeriggio Charles Leclerc e Sebastian Vettel hanno chiuso nono (a 1”3) e 12°, ma nel finale entrambi hanno avuto problemi alla curva di Lesmo, chiaro indicatore di una ricerca di spinta non assecondata dall’assetto. Leclerc è riuscito a controllare la SF1000 finendo nella ghiaia e poi nell’erba, prima di tornare in pista. Per Sebastian testacoda e barriere non picchiate per un pelo. Tredicesimo Antonio Giovinazzi con l’Alfa Romeo. Non si annuncia domani una qualifica semplice per le due rosse. Sabato la lotta per la pole alle ore 15.

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  2. C’è sempre la Mercedes davanti, ma almeno nella terza sessione di prove libere del GP d’Italia i valori si sono livellati. Valtteri Bottas in 1’20”089 ha messo in fila le McLaren di Carlos Sainz e Lando Norris, la Renault di Daniel Ricciardo, che si è fermato in pista con un problema tecnico a pochi minuti dalla fine, causando bandiera rossa. Quinto crono per Lewis Hamilton e sesto per Max Verstappen con la Red Bull (unico con gomma gialla). Ma la vera notizia è che il distacco dal finlandese dei 5 inseguitori è racchiuso entro i 4 decimi.
    EFFETTO DIRETTIVA TECNICA?—
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    Che sia l’effetto della direttiva tecnica che impone mappatura di motore unica tra qualifica e gara? Lo scopriremo alle 15 quando sono in programma le qualifiche per definire lo schieramento di partenza. La curiosità di cui parlava il team principal Ferrari Mattia Binotto, insomma, cresce. Settimo e ottavo tempo per Albon e Ocon, mentre la Ferrari resta dietro, con Charles Leclerc che ha l’11° tempo, a 8 decimi dalla Mercedes di Bottas. Sebastian Vettel è invece in 15esima posizione. Ultimo Antonio Giovinazzi con l’Alfa Romeo.

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